È solo dopo aver sviluppato il progetto di digital marketing, in modo dettagliato e rigoroso, che si può mettere mano ai numerosi strumenti di promozione sul web, a disposizione di tutti oggi, alcuni più costosi e remunerativi, altri più economici ma non meno profittevoli, e predisporre un badget opportuno, in relazione alle possibilità dell’azienda ed ai suoi obiettivi di business.
Troppe volte constatiamo che le aziende o i singoli professionisti, pensano di partire proprio dal fondo, e decidono in modo impulsivo di gettarsi a capofitto sul web per pubblicare post in uno dei tanti social media, senza aver eseguito un’attenta analisi del proprio mercato di riferimento e dei competitor (oltre che del proprio status) e senza una strategia; e per giunta senza la conoscenza tecnica del social scelto (più o meno a caso), senza essere informati in relazione al suo target, alle tipicità della piattaforma e agli algoritmi.
È fin troppo ovvio che i risultati non arriveranno mai, e questi profili social rimarranno lì a ‘parlare’ dell’azienda in termini non certo costruttivi e propositivi, a causa della poca o nessuna cura, della scarsa continuità, e tante volte dell’abbandono del social che viene lasciato a sé stesso, con post vecchi e non utili, dando comunque un riscontro negativo a chi li navigherà in modo del tutto casuale; per fortuna, aggiungiamo, non potendo esserci traffico a causa dell’assenza di una precisa strategia di lead generation.
Gli strumenti per acquisire contatti e nuovi potenziali clienti (lead generation) sono davvero tantissimi: si può partire da un’efficace azione di social media management sostenuta da acquisto di traffico a pagamento (le cosiddette campagne sponsorizzate) o realizzare una campagna DEM (Direct Email Marketing) verso clienti del proprio database, piuttosto che realizzare campagne Ads su Google.
È ovvio che attivare azioni di questo genere senza analisi a monte e successive strategie di sviluppo è assolutamente controproducente, perché ci si affiderà unicamente al ‘caso’; al contrario, affidandosi a professionisti, si potrà fare (digital) marketing rivolgendosi in maniera molto precisa e circostanziata a persone che davvero potranno diventare nuovi clienti, perché nella fase di analisi si prevede sempre l’individuazione di un preciso target di riferimento, la cosiddetta ‘buyer persona’, andando a configurare il cliente ‘tipo’ ideale per l’azienda in relazione ai prodotti e/o servizi offerti.
È opportuno sottolineare anche che tutte queste possibilità non possono funzionare al meglio se non c’è un progetto grafico dell’identità aziendale che sia realizzato ‘ad arte’ per essere fortemente identificativo ed esteticamente appagante perché in linea con l’immaginario visivo contemporaneo.
Suggerimenti
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✅ Trovare (e analizzare) competitor attraverso i social media
